Vaginismo e dispareunia: differenze, speranze, soluzioni

Vaginismo e dispareunia: differenze, speranze, soluzioni

Il Dolore nella Dispareunia e nel Vaginismo: classificazioni diagnostiche

Quando si prova dolore non  si tratta  solo di una sensazione fisica ma esso coinvolge  anche la sfera di pensieri ed emozioni dell’intera  persona come  vissuto cognitivo ed affettivo.

Tale esperienza, definita frustrante, confusa ,devastante, purtroppo, colpisce molte donne  che vivono  relazioni sessuali dolorose.
Quello che tutte loro  meritano, invece , è vivere una intimità sessuale senza tormento, pienamente appagante nel totale piacere e leggerezza dell’essere.

Facciamo chiarezza primariamente su cosa significhi soffrire di queste problematiche sessuali così invalidanti per il femminile ma di riflesso anche per la coppia.
Il DSM V, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, ha unito Dispareunia e Vaginismo sotto la stessa nomenclatura come  Disturbo Genito-Pelvico e della Penetrazione .
In esso  si evince quanto questi disturbi sessuali siano strettamente interconnessi e difficilmente distinguibili da un punto di vista clinico.

Il disturbo genito-pelvico e della penetrazione  si palesa o come impossibilità ad avere una penetrazione vaginale (Vaginismo); oppure attraverso un  intenso dolore, tensione o indurimento dei muscoli pelvici durante il rapporto o i tentativi di penetrazione (Dispareunia); rilevante paura o ansia per la penetrazione.

Differenze tra Dispareunia e Vaginismo

Pertanto l’importante differenza tra Vaginismo e Dispareunia é che il primo rappresenta un disturbo che si manifesta generalmente prima di un rapporto sessuale e consiste nella fobia o paura della penetrazione, mentre  nella Dispareunia si sente dolore  nel momento stesso dell’atto sessuale.

Parlando di Dispareunia i sintomi  si presentano con continuità per almeno sei mesi e  di conseguenza  sono fonte di importante disagio e compromissione del benessere sessuale. Il disturbo non deve essere dovuto ad altre malattie fisiche o agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o farmaco. Statisticamente  si evince che circa il 12%-15% delle donne in età fertile soffre di dolore ricorrente o persistente quando fanno l’amore , mentre in  menopausa  si arriva al 44%-45%  
Infatti durante  il climaterio e nella fase post-menopausa, secondariamente alla riduzione dei livelli di estrogeni che favoriscono la lubrificazione vaginale , la Dispareunia può essere compresente anche ad uno stato di secchezza vaginale, creando un attrito che  rende difficile la penetrazione aumentando il dolore associato ad essa . Dato che le cause del disturbo sono anche di natura organica, come quelle connesse ad esiti di interventi chirurgici, infiammazioni genito-urinarie e della vagina, distrofie vulvo-vaginali post-menopausa, anomalie anatomiche dell’imene, non è certamente da trascurare l’origine psicologica dei sintomi.
Al fine di individuare l’eziologia della Dispareunia l’aspetto  fondamentale è localizzare bene il dolore coitale, cioè la sede d’insorgenza della sofferenza.

Il dolore potrebbe mantenersi  anche dopo il rapporto, addirittura sino ad alcuni giorni successivi allo stesso: quando si  vive ciò,  solitamente, vi sono in comorbilità patologie più serie come la vestibolite vulvare.
Tra gli altri sintomi, oltre  al dolore, si può associare la secchezza vaginale connessa  a possibili disturbi dell’eccitazione  o ad uno  scompenso  ormonale  alterazione del pH vaginale, intolleranza all’utilizzo dei tamponi interni durante la mestruazione, e percezione di dolore, simile a quello della Dispareunia, durante le visite di controllo ginecologiche.

Dall’altra parte il  Vaginismo è un disturbo sessuale che si manifesta in modo multifattorilae a livello fisico-psicosomatico e  psicologico ed emotivo.

Pertanto si può parlare di:

  • disturbo corporeo in quanto é presente una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli del perineo, della vulva, dell’orifizio vaginale  che rende impossibile la penetrazione necessaria al coito e spesso anche durante l’esame ginecologico
  • disturbo psicologico: per la fobia e l’ evitamento nei confronti dell’atto penetrativo.

Questo riflesso che causa un improvviso irrigidimento dei muscoli vaginali (il muscolo elevatore dell’ano), rende di fatto impraticabile la penetrazione sessuale o  se possibile,  risulta difficile e soprattutto dolorosa, andando a  comportare di conseguenza Dispareunia.

La guarigione è possibile

La Psicoterapia rappresenta il trattamento risolutivo maggiormente efficace per entrambi i disturbi: è stato comprovato che la Psicoterapia effettuata singolarmente e/o in  coppia, aiuta a “rendere funzionali” i pensieri della donna e a depotenziare le sue angosce e preoccupazioni, che  frequentemente condizionano negativamente la sua vita sessuale.

L’evitamento dei rapporti sessuali o di  possibili situazioni d’intimità con il partner o  l’utilizzo eccessivo  di farmaci ansiolitici, realmente non risolvono  il dolore da Dispareunia.

D’altro canto, la presa in carico della storia di ogni singola donna  dev’essere dettagliatamente valutata   con l’obiettivo di portare a remissione tale problematica.

Per un miglior esito, tale trattamento, può essere effettuato in maniera multidisciplinare in collaborazione con altri professionisti al fine di garantire il massimo benessere e la massima riuscita.

Dott.ssa Ilaria Cavina
Psicologa Psicoterapeuta a Faenza (RA)

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